Cosa dicono quelli che vogliono il megacimitero? Pt. III

Qui potete leggere la prima parte e la seconda parte.
Territori a noi vicini si sono dati impulsi e sviluppo creando grandi poli attrattivi legati al settore dell'enterteinment e commerciale.
La risposta viene da un'inchiesta di Repubblica: "Inflazionate, colpite dalla generale crisi dei consumi e in parte passate di moda. Nel 2014 le grandi strutture dell'evasione ludica in Italia hanno denunciato ingenti perdite con enormi costi di gestione. In difficoltà sono soprattutto le attrazioni del centro sud e quelle di più recente apertura. La stagione appena iniziata, tra offerte speciali e nuove attrazioni, è decisiva per salvare un settore con un giro d'affari da 350 milioni di euro l'anno. Senza considerare l'indotto turistico che impiega 15 mila persone"

Altri invece hanno scelto la gestione di rifiuti con discariche e termovalorizzatori. Altri sono arrivati prima di noi alla creazione dei vari PIP.
Definire impulso e sviluppo una discarica lo troviamo alquanto aberrante. Quale sviluppo ha portato la discarica di Malagrotta, oppure l'impianto di Rocca Cencia, non ci è dato saperlo, ma è sotto gli occhi di tutti. Inoltre, la pubblicistica più recente è piena di studi sulle incidenze e danni alla salute dovuti alla presenza di impianti di tipo industriale, come quello che si vuole costruire a Gallicano. Per quanto riguarda i PIP, ne abbiamo prova percorrendo le autostrade italiane di quanti capannoni siano ormai dismessi e di quanti cartelli affittasi o vendesi ci sono attaccati.

Può una amministrazione andare contro un'idea di sviluppo economico pienamente legale, e frutto di una riflessione comprensoriale di un territorio provato da una crisi gigantesca e rifiutare circa 300mila euro all'anno necessari ad abbassare le tasse ed a creare nuovi e migliori servizi ai cittadini?
 Può eccome. Per una serie di ragioni. Che sia un'idea di sviluppo è solo un parere di chi vuole questo tipo di progetto e non vede altro. Se messo a paragone di altre idee (turismo, enogastronomia, agricoltura ecc.) il progetto non sta proprio in piedi e non è affatto di sviluppo. La stessa cosa vollero fare nella valle della Loira, in Francia, le opposizioni dei comitati furono talmente forti ed organizzate che oggi i Castelli della Loira sono una meta turistica privilegiata e che creano ricchezza diffusa nel territorio per milioni di euro. Bisognerebbe poi capire chi e quando ha fatto questa riflessione comprensoriale. Ce lo vediamo il sindaco di Gallicano, curvo sul suo scranno, nelle notti di luna piena a riflettere sulla comprensorialità, un concetto tanto di moda oggi per giustificare progetti industriali (sì, lo sono anche quelli mortuari), ma che poi di comprensoriale hano, forse, solamente qualche "salotto buono". Il fatto che il territorio sia gravato da una crisi gigantesca stride con l'affermazione iniziale, ovvero che territori a noi vicini si sono dati impulsi e sviluppo. Delle due l'una, o è falsa la prima, o non è vera la seconda, ma il risultato non cambia. Sui 300mila euro annui ci giochiamo la partita: non è un dato assodato, non è scritto da nessuna parte. In un mondo in cui sempre più persone preferiscono la cremazione alla sepoltura, ed in percentuale esponenenziale, ci sembra alquanto ridicolo solo pensare di poter creare tanto business. Perché poi di business e non di servizio si tratta. La fabbricazione del loculo può costare al massimo 500 euro, poi lo si rivende a 2000, 3000, 5000 euro. Si chiama speculazione e gli interessi sono solo dei privati. Semmai i costi di mantenimento delle strade e dei servizi connessi lieviteranno, così come le tasse!!!

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